Black out Crotone: in vantaggio a Foggia, poi sconfitto nei minuti finali
Serie C NOW 28esima giornata│Il Crotone sconfitto a Foggia dopo essere andato in vantaggio. Due gol subiti nel finale in tre minuti.
Nessuna sorpresa nell'uovo di Pasqua del Crotone: a Firenze ancora una sconfitta in trasferta per i rossoblu'
Serie A 30esima giornata│Continua a vincere la Fiorentina che contro il Crotone al Franchi trova la quarta vittoria di fila. A firmare il successo contro la squadra di Zenga si incaricano due figli d'arte: Simeone nel primo tempo, Chiesa nella ripresa. Un minuto di raccoglimento per la morte del tecnico Mondonico. Crotone in dieci dal cinquantasettesimo minuto.
Tabellino.
Fiorentina 2
Crotone 0
Marcatori: 3 ° Simeone, 62° Chiesa
Fiorentina (4-2-3-1): Sportiello, Laurini (Bruno Gaspar), Pezzella, Vitor Hugo, Olivera, Eysseric, Cristoforo (Dabo), Veretout, Chiesa (Lo Faso), Simeone, Saponara. All. Pioli
Crotone (4-3-3): Cordaz, Faraoni, Ceccherini, Capuano, Martella, Barberis (Crociata), Mandragora, Benali, Ricci (Sampirisi), Trotta, Stoian (Ajeti). All. Zenga
Arbitro: Paolo Valeri di Roma 2
Giudici di linea: Matteo Bottegoni (Terni) – Antonio Santoro (Catania)
Quarto giudice: Davide Ghersini di Genova
Var: Daniele Doveri (Roma1) – Avar: Matteo Passeri (Gubbio)
Ammoniti: Ricci, Mandragora, Stoian, Cristoforo, Pezzella, Veretout
Espulso: Capuano per doppia ammonizione
Angoli: 6 a 4 per la Fiorentina
Recupero: 2 minuti
La partita.
Quanto era importante per il Crotone non perdere contro la quotata Fiorentina si evince dopo il risultato della Spal. Sul terreno dell’Artemio Franchi non era una finale (mister Zenga non ama quest’affermazione a proposito delle ultime partite della sua squadra), ma si trattava in ogni caso di un incontro importantissimo per la salvezza. Tre minuti iniziali di gioco, una respinta incerta di Cordaz raccolta da Simeone senza alcun contrasto in area ed è il vantaggio dei gigliati. Sembrava profilarsi una goleada dei viola visto l'approccio dei pitagorici nei primi minuti di gara. Così non è stato, infatti è venuta fuori la voglia degli uomini di mister Zenga di rimontare lo svantaggio iniziale senza però riuscirci a causa della poca concentrazione in fase offensiva. Pessima prestazione del centrocampista Barberis nei primi quarantacinque minuti: è poco concreto nell’impostare le ripartenze (da qualche giornata il giocatore è irriconoscibile per come si esprime in campo). Crotone con una sola variante rispetto alla precedente giornata. Fuori Nalini per motivi fisici, dentro Barberis nel trio di centrocampo insieme a Mandragora e Benali. Quattro cambi nella Fiorentina operati da mister Pioli. Oltre agli squalificati Biraghi e Benassi, sostituiti anche Milenkovic e Badelj. Al loro posto Laurini terzino destro, Olivera terzino sinistro, Eysseric e Cristoforo centrocampisti. Modulo 4-2-3-1 con Cristoforo e Veretout davanti alla difesa; Chiesa, Saponara, Eysseric a sostegno della punta Simeone. Al netto dei primi tre minuti è stato un buon Crotone che ha lottato alla pari degli avversari col trascorrere dei minuti. Nessun tiro in porta pericoloso da parte della Fiorentina per l’attenta difesa pitagorica dopo essersi ripresa dal gol subìto a freddo. Martella, Stoian, Benali tra i migliori nella prima parte con giocate lungo la fascia destra. Al minuto ventidue i tre giocatori si esibiscono in un’ottima triangolazione, ma il tiro finale di Benali è debole. Altro rammarico del Crotone dopo il gol subìto, le ammonizioni di Mandragora e Stoian che dovranno saltare la partita di Torino perché saranno squalificati in quanto diffidati. La ripresa inizia bene per il Crotone alla continua ricerca del pareggio. Ricci a sinistra, Trotta a destra e Benali al centro, mettono sotto pressione la difesa viola. Mister Zenga non ci sta a perdere e potenzia la fase offensiva con l’ingresso di Crociata al posto dello stanco Barberis. La decisione del giudice di linea che segnala un fallo di Capuano su Chiesa costringe l’arbitro ad ammonire per la seconda volta il pitagorico che significa espulsione. Anche lui dovrà saltare la partita di Torino. Con l’uomo in più e con giocatori come Simeone e Chiesa, diventa facile trovare il raddoppio da parte della Fiorentina. È Chiesa che lo realizza al minuto sessantadue dopo una triangolazione con Simeone. Seconda sconfitta consecutiva subita senza aver segnato, un campanello d’allarme che deve fare riflettere mister Zenga in occasione delle prossime giornate. La conferma dell’attacco spuntato del Crotone arriva al minuto ottantanove, quando Trotta in ripartenza non realizza il gol del 2 a 1. Mercoledì si replica a Torino per il recupero della 27esima giornata e per i pitagorici sarà un’occasione da sfruttare bene per uscire dalla zona retrocessione a danno della Spal che sul terreno del Marassi a pareggiato contro il Genoa.
Il Crotone tiene bene in trasferta a Ferrara: prezioso pareggio con la Spal che arriva grazie a un gol di Simy
Serie A settima giornata, primo pareggio esterno del Crotone con il gol di Simy. Ottimo secondo tempo da parte dei pitagorici. Finisce con un gol per parte tra Spal e Crotone allo stadio Paolo Mazza e le squadre continuano il loro cammino appaiate in classifica (5 punti a testa). I gol: al 39' pt, Antenucci tira da centro area, sulla sua conclusione che sta per uscire si avventa Paloschi che porta in vantaggio la Spal; al 14' st, Simy su passaggio di Stojan insacca nell'angolino lontano.
Tabellino.
Spal 1
Crotone 1
Marcatori: 38° Paloschi, 58° Simy
Spal (3-5-2): Gomis 6.5, Salamon 5.5, Vicari 6, Felipe 6.5, Lazzari 5.5, Schiattarella 7, Viviani 6, Mora 6 (28' st Rizzo 6), Costa 7 (39' st Mattiello sv), Borriello 5.5 (28' pt Paloschi 6.5), Antenucci 7. (17 Poluzzi, 92 Marchegiani, 6 Cremonesi, 8 Bellemo, 9 Bonazzoli, 12 Konate, 15 Vaisanen, 18 Schiavon, 24 Vitale). All.: Semplici 6.
Crotone (4-4-2): Cordaz 6, Sampirisi 6 (37' st Simic sv), Ajeti 5.5, Ceccherini 5.5, Martella 6, Rohden 5.5 (25' st Faraoni 6), Barberis 5.5, Mandragora 6, Stoian 6 (48' st Izco sv); Nalini 5.5, Simy 6. (3 Festa, 78 Viscovo, 8 Romero, 11 Kragl, 17 Budimir, 20 Pavlovic, 29 Trotta, 44 Cabrera, 89 Crociata). All.: Nicola 6.5.
Arbitro: Mazzoleni di Bergamo 6.
Angoli: 12-6 per la Spal.
Recupero: 1' e 4'.
Ammoniti: Rohden per gioco scorretto, Felipe per gioco scorretto, Schiattarella per gioco scorretto. Spettatori: 11.187.
La partita.
La vittoria che il Crotone cercava con volontà e decisione contro un avversario che davanti al proprio pubblico non voleva accumulare la quinta sconfitta consecutiva, non c’è stata, ma è arrivato un importante pareggio che fa crescere la classifica. Le consegne ricevute negli spogliatoi dai pitagorici dal loro tecnico non sono rimaste inascoltate da parte dei suoi e, il risultato finale, è la conferma. Arriva così un importantissimo punto conquistato sul terreno del Paolo Mazza che proiettano la squadra del presidente Gianni Vrenna nella zona tranquilla della classifica. Le assenze obbligate (motivi fisici) tra le fila dei pitagorici non hanno impedito a mister Nicola di allestire una formazione competitiva. In campo i dieci/undicesimi della precedente giornata, unica variante l’assenza di Trotta sostituito da Nalini in coppia con Simy in attacco con il compito di spaziare a destra e sinistra per consentire l’inserimento di Stoian centralmente. Mister Semplici ha ridato fiducia agli undici sconfitti dal Napoli la settimana scorsa. Decisione dettata dalle assenze di Della Giovanna, Ojkonomou, Floccari. Fiducia al duo d’attacco Antenucci, Borriello con il compito di forzare la difesa pitagorica e bucare Cordaz. Difesa a tre con Salamon, Vicari, Felipe. Centrocampo con Viviani posizionato al centro a sostegno del reparto difensivo e con Schiattarella e Mora centrocampisti interni. Fascia destra e sinistra per Lazzari e Costa. La continua pioggerellina ha disturbato le azioni offensive d’entrambe che hanno preferito giostrare a centrocampo senza particolari affondi. Al minuto secondo il pitagorico Mandragora da fuori area costringe Gomis a deviare il pallone in angolo. Nei minuti successivi troppo spazio concesso dal Crotone alla Spal che sovente si trova nella metà campo avversaria ma senza impegnare Cordaz. La spinta offensiva del Crotone lenta, Simy arriva sempre in ritardo sugli assist dei compagni. Il gioco sulla fascia destra poco propositivo con Rohden. Il continuo inserimento di Stoian al centro ha lasciato libera la fascia sinistra dove si sarebbe dovuto inserire Martella ma si è visto poco e niente. La prima parte dell’incontro sembra scorrere sul nulla di fatto ma quando mancano pochi minuti il Crotone subisce lo svantaggio. Dalla sinistra Antenucci effettua un perfetto assist per Paloschi (subentrato a Borriello) dentro l’area piccola. Per il ferrarese è stato un gioco da ragazzo mettere dentro senza che nessun pitagorico lo contrastasse (dove erano Ajeti, Ceccherini, Martella). Pitagorici colpiti nell’orgoglio del gol evitabilissimo si presentano sotto altra dimensione nella ripresa. C’è tanto Crotone nell’area avversaria con la possibilità di pareggiare con Stoian al minuto quarantanove (il pitagorico anziché tirare con decisione a rete ha effettuato un debole tiro che Gomis ha respinto). Un minuto dopo Simy sfiora la traversa ed al cinquantunesimo è Rohden che impegna la retroguardia locale. Il pareggio arriva al cinquantottesimo ed è Simy a realizzarlo con un perfetto diagonale che inganna il portiere locale (primo gol stagionale del pitagorico). Minuto ottantacinque miracolo di Cordaz su Paloschi. L’ingresso di Faraoni per Rohden (leggero infortunio), Simic per Sampirisi aumentano la tenuta fisica della squadra negli ultimi minuti. Sorride mister Nicola per il punto guadagnato e sorridono i quasi mille sostenitori del Crotone giunti da ogni parte dell’Emilia e della Lombardia. Domenica prossima si riposa per gli impegni della Nazionale e quando il campionato riprende ci sarà allo Scida il Torino giorno 15 ottobre.
SERIE A│L'Inter soffre, poi gol nel finale di D'Ambrosio. Il Milan cade pesantemente in casa della Sampdoria
Un gol nel finale di D'Ambrosio mantiene un'Inter deludente, ma determinata sulla scia delle fuggitive Napoli e Juventus, mentre il Milan cade pesantemente in casa della Sampdoria, che vuole essere l'Atalanta del 2017-2018, e ridimensiona le ambizioni dei rossoneri. Al quarto posto si piazza la rimaneggiata Lazio, che si affida ancora a Immobile (due gol e un assist) per vincere contro un Verona in disarmo. In attesa di Sassuolo-Bologna e Fiorentina-Atalanta avanza il Chievo passando a Cagliari. Nella scontro salvezza il Crotone ha ragione con merito del Benevento. Per i campani e il Verona disco rosso e possibile esonero per Pecchia e Baroni mentre il Genoa rimane al palo ma a San Siro ha mostrato di avere i mezzi per risalire. L'Inter fatica molto con un Genoa alla disperata caccia di punti. I nerazzurri non sono pero' in vena e fanno difficolta' a creare pericoli. Si fanno intraprendenti gli ospiti che sfiorano il gol con Pellegri e Taarabt, poi fiammata dell'Inter con palo di Brozovic. Ma nella ripresa ancora i rossoblu' vanno vicini al vantaggio con Laxalt e Omeonga, l'Inter ci prova con Eder e trova il gol da tre punti con d'Ambrosio che beffa gli ospiti (che si innervosiscono e finiscono in nove per le espulsioni di Omonga e Taarabt) e regala una vittoria preziosa a Spalletti, ancora una volta con un gol in zona Cesarini. Dopo essere stato maltrattato dalla Lazio, il Milan cade anche con la quadrata Sampdoria di Giampaolo dopo avere superato, senza convincere del tutto, Udinese e Spal. Il 2-0 non ammette repliche perche' riflette l'opacita' rossonera con Zapata e Kessie protagonisti di vari errori. La spinta propulsiva di Montella sembra essersi arenata, ma l'assemblaggio di una squadra nuova giustifica in parte gli alti e bassi, che vengono fuori con le squadre piu' strutturate. La Samp, che deve recuperare la gara con la Roma, si presenta nelle parti alte della classifica con l'obiettivo dell'Europa League che sembra possibile, visti i progressi della squadra che presenta individualita' di spicco a centrocampo con Torreira, Praet e Ramirez, e ha aggiunto sostanza in attacco con la coppia bene assortita Zapata-Quagliarella. Il ricorso alla Var sottrae un rigore ingiusto ai liguri per un mani di Kessie che non c'era. Il Milan non punge quasi mai e alla fine fa harakiri con due sciagurati errori di Cristian Zapata: la prima volta crea un assist in favore del cugino Duvan Zapata, poi il difensore si fa superare da Alvarez, ex interista, che con un diagonale chiude la partita. Splendida prova d'orchestra della Lazio che fa quadrato senza tanti titolari e, trascinata da un Immobile sempre piu' leader, vince senza fatica in casa del Verona. Luis Alberto organizza e Immobile conclude nella latitanza avversaria. L'attaccante trasforma prima un rigore sacrosanto, poi si beve un paio di difensori e si porta a 8 gol. A certificare la festa e' un altro dei nuovi, Marusic, imbeccato da Immobile. Dopo lo stop col Sassuolo, secondo ko interno del Cagliari in quattro giorni: il Chievo controlla le sfuriate avversarie poi passa con un colpo di testa di Inglese. Poi alla fine arriva il raddoppio con Stepinski. Il Crotone non fallisce lo scontro salvezza in casa col Benevento: dopo una fase equilibrata i calabresi impongono la loro superiorita', passano con un gran gol di Mandragora e poi raddoppiano con Rohden su raffinato colpo di tacco di Trotta. Per i campani (su rigore Viola colpisce il palo) e il Verona il destino appare difficile da cambiare, a meno di una grande impresa nel girone di ritorno.
SERIE A│Napoli scoppiettante e una Juve sorniona restano da sole in testa alla classifica, Inter staccata di due punti
Un Napoli scoppiettante e una Juve sorniona restano da sole in testa alla Serie A, approfittando della frenata bolognese dell'Inter. E' una fuga che anticipa una sfida che durera' mesi: da un lato la squadra di Sarri che in 5' segna tre gol, ribaltando il vantaggio della Lazio all'Olimpico con una dimostrazione straordinaria di forza, dall'altra il gruppo di Allegri che capitalizza un gol di Mandzukic per tenere a bada un'ottima Fiorentina. Nel primo turno infrasettimanale ricco di gol pone i presupposti di una rimonta la Roma di Di Francesco che fa poker a Benevento, sfruttando la vena di un super Dzeko (due gol e due legni), mentre con due rigori il Milan fa fuori la Spal. Salgono Atalanta e Torino con una goleada contro il Crotone e una vittoria esterna a Udine. Matri trascina il Sassuolo al successo a Cagliari, pari a Verona e Genova. Impressionante la progressione del Napoli che sonnecchia nel primo tempo in cui va sotto per una conclusione di De Vrij su assist di Immobile e con Hamsik che colpisce due pali, uno nella sua porta. Ma i ko di Bastos e De Vrij costringono Inzaghi a improvvisare una difesa con Basta e Leiva. Per il Napoli e' una pacchia: Koulibaly, Callejon e Mertens con un pallonetto alla Maradona zittiscono l'Olimpico, poi Jorginho su rigore fissa il 4-1. Sarri si prende tre punti fondamentali, mostrando un'armonia offensiva straripante. Per i partenopei, alla decima vittoria di fila, sono 19 i gol segnati in 5 partite. Per la Lazio, che termina in 10 per l'infortunio di Basta, una battuta d'arresto con molte attenuanti che nulla toglie alla sua stagione maiuscola.
Ci vuole il mestiere e il carattere per consentire alla Juventus di superare una Fiorentina in costante crescita. I bianconeri, con molte assenze, vanno in difficolta' per la fresca vena dei giovani viola. Poi, un errore difensivo di Gaspar consente a Mandzukic di sfruttare un bel cross di Cuadrado. I viola restano poi un 10 per un doppio giallo di Badelj e, anche senza le prodezze di Dybala e con un Higuain col freno a mano, arrivano tre importanti punti per Allegri. Prende sostanza la Roma che non fa mai l'errore di mollare il pallino del gioco e, al di la' degli evidenti limiti del Benevento (10 gol subiti in quattro giorni), dimostra che sta assimilando gli schemi offensivi di Di Francesco. Ottimo innesto di Gonalons, Kolarov e Bruno Peres spingono a tavoletta, ma la differenza la fa ancora Edwin Dzeko due gol, due pali e due autoreti avversarie per non fargli arrivare il pallone a botta sicura. I campani non riescono mai a fermare il possesso palla romanista, la Serie A sembra per loro un sentiero impervio. Due rigori di Rodriguez e Kessie' spianano la strada al Milan che trova parecchie difficolta' contro una Spal combattiva. Kalinic procura un rigore, Andre' Silva non trova spunti apprezzabili, ma Montella si gode il quarto posto in classifica. I rossoneri precedono la rinata Atalanta di Gasperini alla 300/a panchina che strapazza 5-1 il malcapitato Crotone: show bergamasco con Petagna, Caldara, Ilicic e una doppietta di 'Papu' Gomez, mentre i calabresi trovano il primo gol della stagione col giovane Tumminello, scuola Roma. Il Torino prepara nel migliore dei modi il derby con una vittoria per 3-2 a Udine. Emozioni, prodezze e qualche errore ma i friulani non riescono a rimediare a un errore di scuffet e a un'autorete di Halfredsson. Importante e meritata vittoria del Sassuolo a Cagliari: fa tutto l'ex Matri: un gol annullato, un rigore sbagliato e uno trasformato. Il Chievo agguanta alla distanza il Genoa che rimane invischiato nella lotta per non retrocedere. Ma non c'e' tempo per i rimpianti, nel fine settimana di nuovo tutti in campo.
Risultati quinta giornata:
a Bergamo : Atalanta-Crotone 5-1
a Bologna : Bologna-Inter 1-1 (giocata ieri)
a Benevento : Benevento-Roma 0-4
a Cagliari : Cagliari-Sassuolo 0-1
a Genova : Genoa-Chievo 1-1
a Torino : Juventus-Fiorentina 1-0
a Roma : Lazio-Napoli 1-4
a Milano : Milan-Spal 2-0
a Udinese : Udinese-Torino 2-3
a Verona : Verona-Sampdoria 0-0 Classifica:
P G V N P GF GS
Napoli 15 5 5 0 0 19 3
Juventus 15 5 5 0 0 14 3
Inter 13 5 4 1 0 11 2
Milan 12 5 4 0 1 10 6
Torino 11 5 3 2 0 10 5
Lazio 10 5 3 1 1 10 8
Roma 9 4 3 0 1 9 3
Sampdoria 8 4 2 2 0 6 4
Atalanta 7 5 2 1 2 9 7
Fiorentina 6 5 2 0 3 8 7
Cagliari 6 5 2 0 3 4 6
Bologna 5 5 1 2 2 4 7
Chievo 5 5 1 2 2 5 8
Sassuolo 4 5 1 1 3 3 8
Spal 4 5 1 1 3 3 8
Udinese 3 5 1 0 4 7 8
Genoa 2 5 0 2 3 5 9
Verona 2 5 0 2 3 1 11
Crotone 1 5 0 1 4 1 11
Benevento 0 5 0 0 5 1 14
- Roma e Sampdoria una partita in meno. Marcatori:
di calcio di Serie A dopo la quinta giornata:
- 8 reti: Dybala (1 rigore-Juventus).
- 6 reti: Icardi (3-Inter); Immobile (1-Lazio); Mertens
(2-Napoli).
- 5 reti: Dzeko (Roma).
- 4 reti: Quagliarella (1-Sampdoria);
- 3 reti: Gomez (2-Atalanta) e Perisic (Inter); Callejon
(Napoli); Thereau (2-Udinese/Fiorentina); Belotti e Ljajic
(Torino).
- 2 reti: Petagna (Atalanta) Joao Pedro (Cagliari); Pellegri
(Genoa); Higuain e Mandzukic (Juventus); Kalinic, Kessie' (1);
Cutrone e Suso (Milan); Zielinski (Napoli); Lasagna (Udinese).
- 1 rete: Caldara, Cornelius, Cristante e Ilicic (Atalanta);
Ciciretti (Benevento); Di Francesco, Donsah, Palacio e Verdi
(Bologna); Barella e Sau (Cagliari); Bastien, Birsa, Hetemaj,
Inglese e Pucciarelli (Chievo); Tuminello (Crotone); Astori,
Badelj, Chiesa, Gil Dias, Simeone, Pezzella e Veretout
(Fiorentina); Galabinov (1) e Laxalt (Genoa); Skriniar e Vecino
(Inter); Cuadrado (Juventus); Bastos, de Vrij, Luis Alberto e
Milinkovic-Savic (Lazio); Montolivo e Rodriguez (1-Milan);
Allan, Koulibaly, Insigne, Jorginho (1), Milik, Ghoulam e Rog
(Napoli); Kolarov e Nainggolan (Roma); Caprari e Zapata
(Sampdoria); Matri (1) e Sensi (Sassuolo); Borriello, Lazzari e
Rizzo (Spal); Baselli, Iago Falque e Obi (Torino); De Paul,
Jankto e Nuytinck (Udinese); Pazzini (1-Verona).
Autoreti:
- 1: Lucioni e Venuti (Benevento); Hetemaj (Chievo); Pjanic
(Juventus); Hallfredsson (Udinese); Souprayen (Verona).
Novanta minuti per crederci ancora: il Crotone battuto dalla Juventus campione d'Italia, ma la salvezza è ancora possibile
Serie A 37.esima giornata, trentatreesimo scudetto (sesto consecutivo) per la Juve conquistato contro il Crotone. La salvezza dei pitagorici rinviata all’ultima giornata. Sconfitto l’Empoli in casa dall’Atalanta. Fuori dalla mischia retrocessione il Genoa vittorioso sul Torino.
Tabellino.
Juventus 3
Crotone 0
Marcatori: Mandzukic 12°, Dybala 38°, Alex Sandro 83°
Juventus (3-4-2-1): Buffon, D. Alves, Bonucci, Benatia, A. Sandro, Marchisio (Lemina), Pjanic (Rincon), Cuadrado (Barzagli), Dybala, Mandzkic, Higuain. All. Allegri
Crotone (4-4-2): Cordaz, Rosi (Sampirisi), Ceccherini, Ferrari, Martella, Rohden (Acosty), Barberisio,Crisetig, Nalini, Tonev (Simy), Falcinelli. All. Nicola
Arbitro: Paolo Silvio Mazzoleni di Bergamo
Assistenti: Marco Barbirati - Alberto Tegoni
Quarto giudice: Rodolfo Di Vuolo di Castellammare
Add.1 Massimiliano Irrati – Add.2 Fabio Maresca
Ammonito: Martella
Angoli: 8 a 2 per la Juventus
Recupero: 3 minuti nella ripresa
Il commento.
Scritte diverse pagine alla vigilia dell’incontro Juventus-Crotone e si continuerà a parlare ancora per molto, in modo particolare negli ambienti crotonesi per ciò che rappresentava la posta in palio: scudetto per la Juve, punti salvezza per il Crotone. Il risultato finale non ha smentito le previsioni della vigilia in favore dei bianconeri che tra le mura amiche hanno concesso un solo punto al Torino. La sana follia (termine coniato dal tecnico Nicola) è stata evidenziata ancora una volta dai suoi uomini e questa volta contro la Signora del calcio, nonostante la sconfitta. Adesso occorre compiere l’ultimo sforzo, battere la Lazio sul terreno dell’Ezio Scida in occasione dell’ultimo incontro del campionato. Ma di questo se ne parlerà abbondantemente per tutta la prossima settimana ed anche oltre. La sfida dello Juventus Stadium non ha deluso le aspettative per intensità di gioco e voglia di andare in gol da una parte e dall’altra. Nessuna barricata da parte dei pitagorici di fronte ad attaccanti che ogni squadra vorrebbe avere tra le proprie fila. Era quello che voleva mister mister Nicola: contrastare la Juve nella parte alta del campo. L’ha preparata nei minimi particolari per tutta la settimana, come in occasione di una finale, effettuando un solo cambio rispetto alla precedente formazione che ha battuto l’Udinese: Tonev al posto di Trotta in coppia con Falcinelli in attacco. Trattandosi di una sfida importante, mister Allegri ha cambiato la formazione schierata contro la Lazio nella finale Tim Cup, richiamando in squadra l’estremo difensore Buffon, Benatia, Pjanic, Cuadrado, in sostituzione di Neto, Barzagli, Chiellini, Rincon. Difesa a tre con D. Alves, Bonucci, Benatia. Centrocampo composto da Alex Sandro, Marchisio, Pjanic, Cuadrado. Dybala alle spalle di Higuain e Mandzukic. Primi minuti con il Crotone per nulla timoroso, il primo vantaggio dei locali al dodicesimo minuto con Mandzukic che sfrutta bene un cross dalla destra di Cuadrado (difesa pitagorica poco attenta in particolare il difensore Rosi). Il raddoppio al trentottesimo con Dybala che sfrutta bene una punizione dal limite (decimo gol dell’argentino). Con il trascorrere dei minuti è però un Crotone sempre dignitoso che, specie nella ripresa, innervosisce il tecnico Allegri e la sua squadra contrastata bene a centrocampo ed in attacco. Manca al Crotone la stoccata finale per accorciare le distanze e mettere in discussione il risultato finale. Buffon completamente inoperoso. Il terzo gol, realizzato da Alex Sandro di testa in seguito ad una punizione calciata da Dybala, non cambia il giudizio finale sul comportamento dei pitagorici contro la squadra che ha vinto trentatre scudetti, gli ultimi sei consecutivi. Arrivederci alla trentottesima giornata quando il Crotone giocherà in casa contro la Lazio e l’Empoli sarà impegnata in trasferta a Palermo. Saranno gli ultimi novanta minuti più lunghi del campionato per Crotone e Empoli.
Brutta partita del Crotone a Palermo: i rossoblù rimediano l'ennesima sconfitta in trasferta e scendono in classica
Serie A 23.esima giornata, prima vittoria casalinga del Palermo contro il Crotone che torna a perdere in trasferta e rinvia ad altra data la prima vittoria. Brutta partita.
Tabellino.
Palermo 1
Crotone 0
Marcatori: 26° Nestorovski
Palermo (4-3-3): Posavec, Rispoli, Cionek, Andelkovic (Sunjic), Pezzella, Henrique, Jajalo, Chochev, Embalo, Nestorovski (Balogh), Trajkovski (Silva) All. Lopez
Crotone (4-4-2): Cordaz, Rosi, Ceccherini, Ferrari, Martella, Barberis, Crisetig, Stoian, Nalini (Capezzi), Trotta (Kotnk), Falcinelli. All. Nicola
Arbitro: Gian Luigi Rocchi di Firenze
Coll. Gian Luca Vuoto – Alberto Tegoni
Quarto giudice: Valentino Fiorito di Salerno
Add.1 Daniele Doveri - Add.2 Valerio Marini
Ammoniti: Cionek, Rispoli, Barberis, Stoian
Espulso: Criserig 68° (doppia ammonizione)
Angoli: 4 a 3 per il Palermo
Recupero: 1 e 5 minuti
Il commento.
La conquista dei tre punti in trasferta, più volte sfiorata, è l’unico risultato che ancora manca al Crotone dall’inizio della stagione. Dopo la sfida del Barbera, i pitagorici hanno rinviato ad altra giornata questo primo successo. Il risultato finale li fa scivolare al penultimo posto con nove punti di distanza dalla quartultima. Fin dalla vigilia la sfida tra Palermo e Crotone era data come l’ultima possibilità per continuare a sperare nella salvezza. Gli uomini di mister Nicola non hanno sfruttato l’occasione interpretando una gara ben sotto la sufficienza. Da parte del Palermo il merito di sapere sfruttare l’unica azione da gol. In campo rossoblù con due sole novità rispetto alla formazione precedente: Trotta al posto di Palladino, Nalini in sostituzione dell’infortunato Rohden. Mister Lopez, seconda apparizione sulla panchina dei rosanero, chiamato al difficile compito di ricucire un buon rapporto con la squadra attraverso il primo successo casalingo della stagione (ultima vittoria del Palermo al Barbera 15 maggio 2016 contro il Verona). Assenti i difensori centrali Gonzalez e Goldaniga squalificati, ai quali si è aggiunto per motivi fisici Bruno, il compito di sostituirli senza farli rimpiangere è stato affidato a Cionek e Andelkovic, schierati difensori centrali, ed Embalo centrocampista alle spalle di Trajkovski e Nestorovski. L’ampia sconfitta del Pescara contro la Lazio, il pareggio dell’Empoli con il Torino, avvenute nel pomeriggio, rappresentavano elementi in più per cercare la vittoria con maggiore insistenza dal Palermo e dal Crotone. È stato un primo tempo quasi da noia fino al minuto ventisei per il poco gioco offensivo messo in pratica dalle due squadre. Martella a destra, Stoian a sinistra, Falcinelli in attacco la brutta copia di quelli visto contro l’Empoli. Sotto la sufficienza nella prima parte dell’incontro il reparto difensivo. La poca ermeticità si evidenziava al minuto ventisette: Embalo da dentro l’area di rigore evitava tre avversari e porgeva un invitante pallone a Nestorovski che di sinistro l’ha insaccato alla destra di Cordaz. L’azione del gol è stata l’unica giocata importante del primo tempo. Qualcosa sembrava essere cambiato ad inizio ripresa nel Crotone che cercava il gol del pareggio. L’occasione di mettere dentro il pallone al minuto quarantanove e al minuto sessantesimo tra i piedi di Trotta incapace di metterlo dentro. Bene ha fatto Nicola a sostituirlo giacché è stato sotto la sufficienza. Al suo posto Kotnk. La pessima giornata dei pitagorici si concretizzava con la doppia ammonizione, e quindi l’espulsione, di Crisetig. Crotone in dieci dal minuto sessantotto e questo ha consentito al Palermo di continuare a giocare sul velluto. L’uomo in meno costringe Nicola a richiamare Nalini per fare posto a Capezzi sulla linea mediana. Gioca a suo piacimento il Palermo avendo trovato in Embalo l’uomo in grande giornata anche se facilitato nelle giocate da Rosi, poco reattivo nel controllarlo. Torna al penultimo posto il Crotone e per mister Nicola ed i suoi uomini si annuncia una prossima settimana di fuoco dovendo affrontare allo Scida prima la Juve e poi la Roma a distanza di quattro giorni. Intanto la distanza dal quartultimo posto si è di nuovo allungata a nove punti.
Ancora una debacle del Crotone: a Udine rossoblù sconfitti dopo un buon primo tempo
Serie A 17.esima giornata Udinese - Crotone: terza vittoria consecutiva dei friulani. Crollo fisico e psicologico dei rossoblu' nella ripresa. Cordaz evita un passivo piu' ampio. Ultimi cinque minuti Crotone in dieci.
Tabellino.
Udinese 2
Crotone 0
Maccatori: Thereau 43° e 61°
Udinese (4-3-1-2): Karnezis, Angella, Widimir, kadhim, Felipe, Samir, Fofana, Kums, Jankto (Hallfdsson), De Paul, Zapata, Thereau. All. Delneri
Crotone(4-4-2): Cordaz, Rosi, Ceccherini, Ferrari, Martella, Rohden (Stoian), Crisetig, Barberis, Palladino (Festa), Trotta (Simy), Falcinelli.All. Nicola
Arbitro: Juan Luca Sacchi di Macerata
Coll. Coriolato - Tolfo
Quarto giudice: Barbirati
Add.1 Giacomelli - Add.2 Abbattista
Ammoniti: Crisetig, Trotta, Ferrari, Barberis.
Espulso: Cordaz (ha toccato il pallone con le mani fuori dall'area)
Angoli: 5 a 3 per l'Udinese.
Recupero: 1 e 4 minuti
Il commento.
Brutta chiusura d'anno del Crotone in quel di Udine. Diciamolo, le partite non durano un solo tempo o 75 minuti, la tenuta fisica e psicologica si deve mantenere finche' l'arbitro non emette il triplice fischio. Se poi si aggiungono le distrazioni difensive, per il Crotone tutto diventa piu' difficile poter raggiungere la salvezza. Contro l'Udinese di Delneri, l'undici rossoblu' ha impartito una vera lezione di calcio per tutto il primo tempo e se fosse andato al riposo sul risultato di parita' aveva di che lamentarsi. Gia' al quarto minuto il portiere locale ha salvato la rete su Trotta. Al diciassettesimo minuto Palladino, proprio lui, sbaglia un gol fatto. Al trentottesimo l'attaccante Trotta, il solito egoista, preferisce tirare in porta da dentro l'area anziche' appoggiare il pallone sulla sinistra a Falcinelli completamente smarcato. Il Crotone continua a fare la partita ma, come spesso capita, e' l'Udinese che va in gol con Thereau al minuto 44 mettendo dentro il pallone di testa. L'azione del gol iniziata da un calcio di punizione inesistente concessa all'Udinese. Un vero peccato subire il passivo quando si gioca un buon calcio. Bisogna anche affermare che Martella non ha marcato nel miglior modo l'autore del vantaggio friulano. Assente il centrocampista Capezzi per squalifica, mister Nicola ha optato per il rientro di Barberis sulla linea mediana e potendo contare anche sulla disponibilita' del difensore Rosi l'ha impiegato fin dall'inizio al posto di Sampirisi nel quartetto difensivo insieme ai confermati Ceccherini, Ferrari, Martella. Mister Delneri non ha potuto schierare per la prima volta in campionato il difensore stakonovista Danilo squalificato, l'assenza e' stata compensata con la presenza di Angella difensore destro. Le altre novita' in casa friulana hanno riguardato la presenza fin dall'inizio del centrocampista Jankato in sostituzione di Hallfreisson, e di De Paul al posto di Badu. Confermata la coppia di attacco Zapata, Thereau. Cio' che ha funzionato bene per quasi tutto il primo tempo nel Crotone, non ha funzionato nella ripresa. Fin dall'inizio dellaripresa e' un altra partita, Udinese padrona del campo ed in piu' occasioni potrebbe raddoppiare, cosa che avviene al minuto settantatre ancora con Thereau ed ancora da pallone inattivo proveniente da calcio d'angolo. Si diverte l'Udinese a giocare un secondo tempo contro un avversario inesistente. Cordaz evita un passivo piu' pesante ma si fa espellere all'85 per aver toccato il pallone con le mani fuori dall'area. Adesso per il Crotone di mister Nicola la salvezza e' un traguardo lontanissimo ma comunque raggiungibile. I migliori dei locali Fofana e Thereau autore di una doppietta. "Abbiamo fatto un primo tempo magistrale per qualità e quantità. Abbiamo avuto il demerito di non aver sfruttato almeno due delle tre occasioni molto qualitative create e non possiamo permettercelo'': è l'analisi post gara del tecnico del Crotone, Davide Nicola. ''Dobbiamo diventare molto più arcigni, sgamati e furbi su palle inattive, invece siamo troppo 'precisini'. Nella ripresa poi abbiamo fatto tutto quello che non dovevamo". "L'Udinese sta bene ed è in forma - ha aggiunto - Ma la vittoria dell' Udinese è soprattutto demerito del Crotone". poi commentando l'espulsione di Cordaz, Nicola dice: "E' stato grottesco. Paradossalmente ho perso un giocatore quando, in svantaggio, stava buttando fuori una palla per permettere il soccorso di Angella. L'avevano visto tutti i giocatori dell' Udinese tranne Thereau che era di spalle. Ma l'arbitro non poteva applicare il buonsenso su una norma di regolamento che diventava difficile da spiegare. Da una buona azione - ha concluso - siamo rimasti anche in dieci".
I rossoblù vincono il primo spareggio salvezza col Pescara di Oddo: il Crotone adesso non è più la "Cenerentola" della classifica
Il Crotone ha battuto il Pescara 2-1 nel primo anticipo della 16ma giornata di Serie A. Un risultato importantissimo per la squadra di Davide Nicola che in una botta sola conquista la 2/a vittoria in campionato, incamera tre punti importanti e sopravanza gli stessi abruzzesi in classifica, lasciandoli stasera al penultimo posto in classifica (9 punti contro 8). Allo 'Scida', i calabresi vanno a segno con Palladino su rigore al 24' (per un fallo fischiato a Campagnaro che tocca col braccio un cross di Martella), poi è il turno degli abruzzesi sfruttare il penalty concesso da Damato ma Memushaj, che se lo era procurato, sbaglia tirando addosso a Cordaz. Il pari arriva comunque quasi alla fine della partita (82') con Campagnaro, con il Pescara ridotto in 10 per il doppio giallo ad Aquilani, bravo di testa a metterla dentro. Sembra tutto fatto ma un minuto dopo, con anche il Crotone in 10 (espulso Capezzi), Ferrari realizza il gol partita, sempre di testa.
Tabellino.
Crotone 2
Pescara 1
Marcatori: 23° Palladino ( R ), Campagnaro 82°, Ferrari 83°
Crotone (4-4-2): Cordaz, Sampirisi, Ceccerini, Ferrari, Martella, Rohden, Barberis, Capezzi, Palladino (Salzano), Falcinelli (Simy), Trotta (Stoian). All. Nicola
Pescara (4-3-1-2): Bizzarri, Zampano, Gyomber, Campagnaro, Crescenzi, Brugman, Verre (Manaj), Memushaj (Pettinari), Benali, Pepe (Aquilani), Caprari. All. Oddo
Arbitro: Antonio Damato di Barletta
Coll. Pegorini - Peretti
Quarto giudice: De Pinto
Add.1 Mariani Add.2 Rapuano
Ammoniti: Gyomber, Campagnaro, Aquilani, Capezzi, Falcinelli
Espulsi: Aquilani 72°, Capezzi 81°
Angoli: 4 a 1 per il Pescara
Recupero: 1 e 3 minuti
Biglietti venduti 1.227 € 19.160
Abbonati: 6.243 rateo € 121.174
Tot. Spett. 7470, tot. € 140.334
Il commento.
La sfida che avrebbe permesso ad entrambe le squadre di continuare a sperare nella salvezza con maggiore convinzione e' stata vinta dal Crotone: con i tre punti incamerati lo "squalo" scavalca il Pescara al terzultimo posto e guarda da piu' vicino la quartultima posizione. Non era facile superare una squadra che durante i novanta minuti piu' recupero ha dimostrato di non volersi mai arrendere alla sconfitta. Merito ai rossoblu', per come hanno approcciato la partita fin dall'inizio, ed al tecnico Nicola per come li ha schierati. Ancora assenti Claiton, Mesbah, Tonev e gli squalificati Rosi e Crisetig, e' toccato a Sampirisi e Barberis occupare rispettivamente il posto di difensore destro e centrocampista. Mister Oddo recupera Pepe e Campagnaro ma non il difensore Coda e gli attaccanti Mitrita e Bahebeck. Le novita' nella formazione bianco/azzurra, rispetto a quella della precedente giornata, hanno riguardato Campagnaro e l'ex Crescenzi. Aggressivita' e volonta' di fare proprio l'incontro sono stati evidenziati dal Crotone. Inizio ostile con il Crotone che cerca la profondita' e il Pescara con un maggior possesso palla a centrocampo. Bene gli esterni bassi pitagorici Sampirisi a destra, Martella a sinistra. Fase offensiva del Crotone affidata come da piu' giornate a Falcinelli e Trotta con Palladino a sostenerli dalla fascia destra e Rohden da sinistra. Tra gli ospiti bene il difensoe sinistro Cescenzi, Brugman, Memushaj. Il vantaggio pitagorico arriva all'undicesimo minuto in seguito a un calcio di rigore realizzato da Palladino (secondo gol stagionale). Il fallo in area commesso da Crescenzi su Falcinelli. Al minuto quarantre il Pescara ha avuto la possibilita' di pareggiare l'incontro dagli undici metri ma glielo ha impedito Cordaz respingendo il tiro di Memushaj. Il fallo che ha decretato il rigore agli ospiti era stato commesso da Barberis su Memushaj. Tutto questo nei primi quarantacinque minuti piu' uno di recupero. Cambia assetto tattico mister Oddo dopo i primi minuti della ripresa potenziando l'attacco facendo entrare la punta Manaj al posto del centrocampista Verre. Cambia anche il Crotone il primo uomo in campo facendo entrare Stoian al posto dello spento Trotta. Dopo la sostituzione Palladino si sposta al centro lasciando la fascia sinistra al neo entrato. Terzo cambio per il Pescara, fuori un altro centrocampista, dentro la punta Pettinari. Soffre il Crotone sotto la pressione del Pescara e giunge al pareggio con Campagnaro al minuto ottantadue. La gioia degli ospiti dura giusto il tempo di mettere la palla alcentro ed avviare il gioco. Due minuti dopo in segiuito a calcio di punizione battuto da Stoian nei pressi dell'area avversaria il Crotone torna in vantaggio con Ferrari che mette dentro il pallone di testa. Da stasera rossoblu' sopra il Pescara e salvezza che si puo' raggiungere. Meglio non potevano congedarsi i dossoblu' dal pubblico amico nel fine anno solare.
Peccato! La beffa arriva come sempre nei minuti finali: Lapadula gela un buon Crotone a San Siro
Milan batte Crotone 2-1, beffa al minuto 87' Lapadula porta in vantaggio il Milan. Falcinelli al 26’ aveva portato in vantaggio il Crotone a sorpresa a San Siro. Poi il pareggio del Milan al 41’ quando l'ultima deviazione sugli sviluppi di un corner è stata di Pasalic. Non basta al Crotone il rigore parato da Cordaz. Quinto gol di Falcinelli e quarantesima partita in A del giocatore. Lapadula si conferma bestia nera per il Crotone.
Tabellino.
Milan 2
Crotone 1
Marcatori: Falcinelli 26°, Pasalic 41°, Lapadula 85°
Milan (4-3-3): Donnarumma, Abate, Paletta, Romagnoli, De Sciglio, Pasalic, Locatelli, Sosa (Adriano), Suso, Lapadula (Kuko), Niang (Honda). All. Montella
Crotone (4-4-2): Cordaz, Rosi, Ceccherini, Ferrari, Martella (Sampirisi), Capezzi, Rohden, Crisetig, Stoian (Palladino), Trotta, Falcinelli. All. Nicola
Arbitro: Marco Di Bello di Brindisi
Coll. Marzaloni- Valeriani
Quarto giudice: Vuoto
Add.1 Pairetto – Add.2 Pinzani
Ammoniti: Rosi 43°, Crisetig, Rohden, Sosa, Stoian,
Angoli: 7 a 4 per il Milan
Recupero: 4 minuti nella ripresa
Il commento.
Nel calcio nessun risultato è scontato prima del triplice fischio, anche se ad affrontarsi sono la vicecapolista e la penultima in classifica. Le previsioni della vigilia, nella stragrande maggioranza degli scommettitori che davano il Crotone sconfitto senza attenuanti contro il Milan, sono state smentite a fine partita, ma resta il rammarico della sconfitta subita sul finire della gara. Tra gli undici pitagorici iniziali tre le novità rispetto alla precedente giornata contro la Sampdoria. Fuori l’attaccante Palladino, il difensore sinistro Mesbah (infortunato), il centrocampista Barberis, sostituiti rispettivamente da Stoian, Martella, Capezzi. Rossoneri ancora senza l’attaccante Bacca e questo ha consentito la conferma di Lapadula nella prima linea. Altre novità nella formazione schierata inizialmente da mister Montella hanno riguardato Paletta difensore, Sosa centrocampista, Niang attaccante, in sostituzione di Gomez, Fernandez, Bonaventura. Chi si aspettava fin dai primi minuti un Crotone in balia dei più quotati avversari è rimasto alquanto deluso. Pitagorici per nulla timidi hanno controllato bene gli avversari senza rinunciare ad offendere. La disposizione che vedeva Ferrari su Lapadula, Rosi su De Sciglio, Trotta (il giocatore deve essere più altruista) al fianco di Falcinelli, ha sortito l’effetto sperato. Al minuto ventisei, in seguito ad un'altra azione d’attacco il Crotone passa in vantaggio con Falcinelli (quinto gol stagionale) dopo l’assist di Rohden che aveva difeso bene il pallone in area di rigore. Si difende bene il Crotone dagli attacchi sterili dei rossoneri con il trio di centrocampo Rohden, Capezzi, Crisetig. Nella fase di ripiegamento a dare man forte al reparto difensivo Martella e Stoian. Il pareggio dei locali al 41° da parte di Pasalic in seguito a calcio d’angolo dopo che i pitagorici avevano protestato per un fuorigioco di Suso. Inesistente nei primi quarantacinque minuti Lapadula per l’attenta marcatura di Ferrari. In ombra anche gli altri due attaccanti Suso e Niang. La reazione del Milan ad inizio ripresa è più assidua e tocca a Cordaz salvare già al 47° la rete. Dove non arrivano i rossoneri in fatto di gol tenta di pensarci l’arbitro concedendo al minuto cinquantadue un inesistente rigore al Milan per inesistente fallo di Ferrari su Lapadula. Dagli undici metri batte Niang, respinge Cordaz (Niag aveva strappato il pallone dalle mani di Lapadula per battere il rigore). Tutto rimane invariato ed iniziano i primi cambi da una parte e dall’altra. Nel Crotone fuori Stoian (72°), dentro Palladino ed al 75° fuori Martella (in ombra il giocatore) per fare a Ceccherini. Montella toglie prima Sosa per Adriano e Niag per Honda. Si difende il Crotone ma come è nel suo DNA in questo campionato nei minuti finali fa felice gli avversari regalando il gol del vantaggio che lo realizza la Padula all’85°. Anche la passata stagione in serie B il milanista ha bucato per tre volte Cordaz. Ripetiamo, perché il Crotone si spogliasse dei panni della cenerentola del campionato e vestisse quelli della squadra matura occorreva almeno il minimo risultato positivo contro una grande. A San Siro questo non è avvenuto ed ora, con il rammarico di cedere punti sempre nel finale, avanti tutta anche nelle prossime partite iniziando da quella interna contro il Pescara, sabato 17 ore 18,00. Uno scontro da etichettare come spareggio per la salvezza.