La quarta marcatura magistralmente messa a segno da Ounas a tempo quasi scaduto ha fatto diradare ogni possibilità di recuperare lo svantaggio da parte dei granata allenati da Davide Nicola. E questo ha provocato ogni tipo di insulti ricevuti da Ounas tra cui: «Speriamo muori presto, algerino di m****» e «figlio di p****** devi svegliarti morto, tornatene in Africa in mezzo alle scimmie»: queste alcune delle frasi contenti gli insulti. Il presidente Gianni Vrenna ha voluto fortemente stigmatizzare e condannare gli insulti ricevuti sui social da Adam Ounas:
«Adam è qui con noi solo da qualche settimana ma lo abbiamo accolto a braccia aperte – ha dichiarato il presidente – rimanendo affascinati dal suo talento. Lo abbiamo sempre fatto con chiunque, e chi è venuto a Crotone si è sempre portato dietro ricordi importanti: arrivati quasi bambini ripartiti uomini. La nostra società – ha dichiarato Vrenna – è una famiglia e da sempre condanniamo gesti che ancora oggi fatichiamo a comprendere. Adam è un professionista, ma anche un ragazzo come tanti: potrebbe essere un giovane delle serie dilettantistiche, un bambino delle nostre scuole calcio o non per forza un calciatore. Il razzismo deve, sempre e comunque, essere condannato in maniera chiara e forte. E non basta parlare del gesto di “pochi isolati”, ognuno deve avere una posizione inequivocabile, soprattutto chi come noi viene preso come esempio da milioni di bambini che sognano vedendo un pallone rotolare. Ounas è un calciatore, ma è soprattutto un ragazzo. A renderlo “diverso” dagli altri è solo il talento».
Tutta la società si schiera compatta al fianco di Adam, che ha già comunicato alle autorità l’intenzione di sporgere querela verso gli autori del deprecabile gesto e fungere così da deterrente affinché simili episodi non si ripetano mai più, non solo nei suoi confronti, ma in nessuna parte del Mondo». Crotone non è una realtà sportiva nata per caso… è la città di Milone! E se ne faccia una ragione, soprattutto, una certa parte della tifoseria che pensava di vedere il Torino giganteggiare sul terreno dell’Ezio Scida. Già in altre occasioni, anche in serie B, la squadra piemontese ha pagato dazio ai pitagorici, sia a Crotone, che a Torino. In occasione della partita d’andata, la squadra allenata allora da Giampaolo si è dovuta arrendere di fronte agli uomini del presidente Gianni Vrenna. Le partite si vincono con la migliore prestazione. Ha ragione il presidente Gianni Vrenna. A Crotone sono diventati uomini e allenatori diversi piemontesi, tra cui l’attuale allenatore del Torino il piemontese Nicola che proprio a Crotone ha avuto la possibilità per prima volta di allenare per un intero campionato di serie A. Mandragora, centrocampista del Torino è stato giocatore di serie A sempre a Crotone. l’elenco di piemontesi giocatori e allenatori diventati tali nella Città di Milone è abbastanza lungo.