Si è svolta ieri (28 aprile) il vertice in videoconferenza del Consiglio direttivo della Lega di B che ha deliberato all’unanimità di non poter chiudere l’attuale stagione se non prima di tre mesi dall’avvio ufficiale degli allenamenti previsti per il 18 maggio prossimo. Una scelta dovuta per motivi tecnici, atletici, organizzativi. Alla riunione era presenta il direttivo al completo, presieduto Mauro Balata, dal vicepresidente Marco Mezzaroma e dai consiglieri Giuseppe Corrado, Paolo Rossi, Massimiliano Santopadre, Daniele Sebastiani, Oreste Vigorito, Carlo Grippa, Mauro Pizzigati. Tradotto in giorni, ciò significa, dover giocare le dieci partite rimaste, più gli incontri spareggi di promozione e retrocessione, concludendoli non prima di metà agosto, con a latere il problema di come e quando poi far iniziare la stagione 2020/2021. Dalla Lega arriva insomma un tenetevi pronti tutte le squadre a “rompere le righe”.
Dalla sua, il ministro allo Spot Spadafora ha dichiarato che «la ripresa degli allenamenti non significa ripresa del campionato. Io, in tutta sincerità – ha dichiarato il ministro – vedo la ripresa dei campionati sempre più incerta. Fossi al posto dei presidenti penserei alla prossima stagione».
Se così sarà si concretizzerebbe una prossima serie A formata da 22 squadre, le attuali 20 più Benevento e Crotone promosse perché occupano la prima e seconda posizione in classifica. Una soluzione sempre portata avanti dagli addetti ai lavori fin dallo stop dei campionati.
In casa rossoblù nessun commento da parte della dirigenza con riferimento agli ultimi sviluppi, continua invece la rubrica lanciata sul sito ufficiale “DistantiMaUniti” che quest’oggi propone Cordaz (da sei anni in rossoblù) ai microfoni di FCtv. Quattro anni fa, proprio il 29 maggio, in quel di Modena è stata conquistata la matematica promozione nella massima serie da parte del Crotone con il pareggio ottenuto in seguito ad un rigore realizzato da Palladino.
Cordaz. «La promozion e in serie A del 2016 un ricordo indelebile – ha affermato il Portiere e capitano del Crotone – sicuramente è stata una stagione incredibile per come è nata e per come è finita. È un grande orgoglio aver fatto parte di quella squadra per aver centrato un’impresa, un sogno dall’inizio alla fine, con i tifosi e tutta la città. Impressi nella mia mente e nel cuore gli ultimi due minuti di partita perché avevo la percezione che stesse per succedere anche a noi. Ed a testimonianza di quanto è stato fatto ho incorniciato ed appeso a casa la maglia che ho indossato in quella partita contro il Modena con la firma di tutti i miei compagni. Dopo sei anni mi sento a tutti gli effetti crotonese pur mancandomi molto la mia terra. Sono padre di due figli Beatrice e Santiago e questo mi rende ancora più felice. Di piacevoli ricordi anche l’ultimo incontro di serie A allo Scida contro la Lazio terminata con il nostro successo che significò la salvezza. Attualmente siamo bloccati a causa del Coronavirus, prima del fermo abbiamo conquistato la seconda posizione grazie al lavoro di noi tutti diretti da un ottimo tecnico e dal suo staff”.