I segnali che arrivano dalla Lega di serie C nei confronti del Crotone e dei suoi tesserati non sono certamente positivi e lasciano trasparire un certo fastidio per quello che sta rappresentando in questo inizio di campionato. Ad essere preso di mira dagli arbitri di turno e con conseguenti decisioni del giudice sportivo dopo la quarta giornata, sia il tecnico Lerda, sia la società.
Una giornata di squalifica e ammenda di 1.000 euro per il tecnico per affermazioni blasfeme durante la partita, esattamente al sesto e ventiduesimo minuto. Alla società pitagorica 300 euro di multa per avere suoi sostenitori, al 27esimo minuto, «intonato cori oltraggiosi nei confronti delle Istituzioni calcistiche». Segnali negativi nei confronti del Crotone sono stati presi anche nel corso delle partite con continui cartellini gialli immeritati all'indirizzo degli Squali da parte degli arbitri e dagli stessi calci di rigore evidenti non assegnati. Il calcio è sempre più seguito e amato per ciò che riescono a fare in campo le rispettive squadre in seguito al loro valore tecnico. Quando si cerca di alterare il risultato finale di un incontro con decisioni extra tecnici, si "umilia" il reale valore dello sport. Il Crotone e la sua tifoseria hanno spalle larghe per sopportare anche determinate ingiustizie. Crotone è la Città di Milone e di conseguenza dello sport. Di fronte alla forza tecnico/atletica dei pitagorici non saranno alcune decisioni disciplinari a rallentare o alterare il loro percorso in questo campionato.