Fontanesi: quel doppio confronto col Catanzaro

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Pubblicato in Vecchie Glorie
Martedì, 24 Maggio 2016 16:15
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Brenno Fontanesi, portiere detto “tenaglia”, non gli sfuggiva mai il pallone dalle mani. Tre campionati con il Crotone negli anni 50/51/52, proveniente dai giovani del Milan quando aveva appena compiuto 18 anni. Tra i suoi ricordi di quegli anni uno in particolare, il doppio confronto col Catanzaro (1952) vinto dai rossoblù, ma che non servì a scavalcare in testa alla classifica i giallorossi che si aggiudicarono il campionato con un punto di vantaggio.

 

Quando ci siamo incontrati, Fontanesi viveva a Bagnolo in Piano (RE) con i suoi tre figli uno dei quali  sposato, il rammarico dell’ex rossoblù non aver avuto un altro calciatore in famiglia.

Fontanesi, venire a giocare a Crotone a 18 anni, proveniente dal Milan, è stata una decisione coraggiosa?

Coraggiosa ed inevitabile, se volevo fare carriera senza aspettare alcuni anni tra i giovani del Milan dove ero circondato da portieri come: Buffon, Garzelli, Milanesi. Scavalcarli era pressoché impossibile, cosicché quando alcuni dirigenti del Crotone mi offrirono di giocare titolare per la loro squadra non ho esitato un solo istante ad accettare. 

Quanto percepì in soldi per venire a Crotone?

L’ingaggio fu di lire 150.000, più i premi partita e lo stipendio che non superava le 40.000 lire. Oggi si sentono cifre da capogiro che per scriverle ci vogliono diversi zeri e, nonostante ciò, in alcuni casi i giocatori rifiutano di trasferirsi da una società all’altra.

Perché allora eravate cosi modesti nelle pretese economiche?

Giocavamo per passione senza pensare che il calcio poteva procurarci facili guadagni. I giovani d’allora si lasciavano dietro le spalle il periodo della guerra, ritornare a vivere una vita normale facendo il calciatore, per chi aveva questa passione, era l’unica cosa che al momento interessava.

Con qualche giocatore del Crotone d’allora si è più incontrato?

Con Robotti ci sentiamo telefonicamente. Altro giocatore che ricordo particolarmente è Ferraris. Un centrocampista, poi passato al Messina, che segnava sempre. Amici non giocatori di Crotone ricordo i fratelli Russo, i fratelli Scida, grandi tifosi del Crotone, e l’amico di sempre Peppino Messinetti.

Gli allenatori che ha avuto a Crotone?

Vianello e Politzer, rimasto a Crotone anche dopo aver smesso d’allenare. Sono stati i due tecnici che mi hanno insegnato molto. Allora il tecnico era considerato, per noi giovani provenienti da lontano, il secondo genitore cui fare riferimento.

Ricordi particolari di quegli anni a Crotone?

Eravamo un’ottima squadra, tant’è che diversi giocatori tra cui: Fontanesi, Robotti, Comaschi, Erba, fummo convocati e giocammo nella rappresentativa nazionale di serie C.

Il ricordo più bello è legato al doppio confronto col Catanzaro, il derby tra le due città era molto sentito da entrambe le tifoserie, da noi vinto nel campionato del 52 ma che non ci permise di scavalcare in classifica i giallorossi che arrivarono primi a fine stagione con un punto di vantaggio su di noi.

A distanza di molti anni, quella lotta per il primato si è ripetuta nell’ultimo campionato di serie C1 e, con enorme piacere da parte mia, il Crotone ed il Catanzaro sono state promosse in serie B.

Dopo Crotone quale fu il percorso di Fontanesi come calciatore?

Dovevo andare al Messina, fui chiamato militare ad Avellino e quindi costretto a giocare in Irpinia. A fine stagione fui ingaggiato dal Napoli dove giocai alcuni anni. Dopo Napoli passai alla Salernitana in serie C. La carriera di calciatore l’ho conclusa a Caserta sempre in serie C. Finito di giocare non ho più frequentato l’ambiente calcistico. Per alcuni anni ho vissuto a Salerno facendo il rappresentante per l’Italia settentrionale.

Non ha pensato di fare l’allenatore dopo aver smesso di giocare?

Ho preferito cambiare completamente attività per non rimanere sempre attaccato ad un pallone. L’unico rammarico non essere riuscito a trasmettere ai miei figli la passione del pallone. Nessuno di loro ha mai pensato di fare il calciatore.

Fontanesi a Crotone è ritornato qualche volta?

Quand’ero al Napoli, qualche scappata a Crotone l’ho fatta. Dopo con il sopraggiungere d’altri impegni sia familiari, sia di lavoro, non ho trovato più il tempo per ritornarci. Ho in programma, a breve, una rivisitazione dei posti conosciuti in gioventù. Sarà l’occasione per ritornare.

 

Giuseppe Livadoti

Letto 5235 volte Ultima modifica il Lunedì, 13 Giugno 2016 11:46

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